Diplomazia oggi: intervista ad Arianna Arisi Rota

di Giuditta Formentini

Pace. Diplomazia. Questi i temi principali dell’incontro con  Arianna Arisi Rota,  professore ordinario all’Università di Pavia, storica delle relazioni internazionali ed esperta di diplomazia, avvenuto presso la Sala degli Specchi del Teatro Valli lo scorso novembre. 

La redazione giornalistica della nostra scuola ha partecipato all’evento, durante il quale si è discusso anche del nuovo saggio di Arisi Rota: “Pace”, che approfondisce numerose tematiche circa l’importanza della diplomazia ai nostri giorni.  Ho riassunto tutti gli argomenti più significativi in una “ipotetica” intervista con la storica sulla base delle domande poste e sugli appunti presi.

Intervistatore:

 Buongiorno, professoressa Rota. È un vero piacere essere qui. Cosa significa davvero “diplomazia”?

Arianna Arisi Rota:

La diplomazia, in termini semplici, è l’arte di risolvere le controversie e di negoziare tra Stati, gruppi o individui in modo pacifico. Non si tratta solo di parlare, ma di cercare soluzioni che rispettino le diverse esigenze delle parti coinvolte. La diplomazia è l’opposto della violenza: è il mezzo attraverso cui i governi, ma anche i gruppi o gli individui cercano di risolvere i conflitti, di stabilire accordi, e di costruire relazioni solide, senza ricorrere alla forza e alla prevaricazione.

Intervistatore:

Perché è così importante, e perché è così difficile?

Arianna Arisi Rota:

La diplomazia è delicata perché ogni decisione che viene presa ha ripercussioni importanti e può influenzare pesantemente la vita delle persone . Le trattative diplomatiche spesso coinvolgono paesi e o individui con interessi molto diversi e a volte opposti. Ogni parola, ogni gesto deve essere ponderato. Le parti devono rispettarsi a vicenda, e questo è un aspetto fondamentale. Se un negoziatore non rispetta il punto di vista dell’altra parte, il dialogo fallisce rapidamente. La diplomazia è anche un lavoro di pazienza. Non si ottengono risultati immediati.

Intervistatore:

Come deve essere un discorso “diplomatico”? Quali sono le sue caratteristiche?

Arianna Arisi Rota:

Un discorso diplomatico, innanzitutto, deve essere preparato con molta attenzione. Non si può improvvisare, perché ogni parola ha un peso specifico. In primo luogo, bisogna comprendere il contesto e gli interessi in gioco e le possibili conseguenze di qualsiasi proposta. Poi bisogna scegliere le parole giuste, evitando qualsiasi tipo di aggressività o di linguaggio che potrebbe essere percepito come una provocazione. Il tono deve essere rispettoso, perché in diplomazia non si tratta di “vincere” contro l’altro, ma di trovare una soluzione alla “tensione”. Si richiede sempre una certa dose di flessibilità. In sintesi il dialogo diplomatico si basa sul principio che nessuna parte può pretendere che l’altra ceda su tutto. È un’idea di “rispetto reciproco” che implica che le due parti siano disposte a trovare un punto di incontro. E’ un processo che ha a che fare con la comprensione delle differenze, con l’accettazione che ogni individuo, stato ha le sue peculiarità e che queste devono essere rispettate.

Intervistatore:

Come potrebbe descrivere in breve il ruolo concreto del mediatore?

Arianna Arisi Rota: Il mediatore propone compromessi che possano essere accettabili per tutti. L’obiettivo finale è sempre quello di  trovare una soluzione che prevenga il conflitto aperto. Questo richiede una grande attitudine all’ascolto, ma anche la capacità di  proporre soluzioni innovative. Quando la diplomazia funziona, non ci sono vincitori o vinti: entrambe le parti riescono a ottenere qualcosa, ma nessuna delle due perde la propria dignità o la propria indipendenza. La vera vittoria, in diplomazia, è quella di riuscire a trovare un accordo che permetta a tutti di vivere insieme in pace, senza sopraffarsi l’uno con l’altro.

Intervistatore:

Professoressa Rota, grazie mille per le sue risposte. Questa conversazione mi ha fatto capire molto meglio quanto sia importante la diplomazia nel mondo di oggi.

Arianna Arisi Rota: È stato un piacere.

Link a “Un caffè con Arianna Arisi Rota” di “Edizioni del Mulino”, nel quale la professoressa racconta e riassume il suo nuovo saggio “Pace”. Ne consigliamo la visione!


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